Il giornale The Real Deal offre una finestra sul passato della storia immobiliare NewYorchese. Questo mese riporta come il governo federale rifiutò 21 offerte da investitori privati per la famosa isoletta 55 anni fa questo mese.

Nel 1954 il governo smise ufficialmente di usare Ellis Island, la quale servì da piattaforma d’entrata in America per 12 milioni di emigranti in un arco di tempo di 65 anni. Due anni dopo si annunciò la volontà del governo di venderla. Lo stesso sperava di racimolare $6,3 milioni dalla vendita ma le offerte arrivarono a livelli molto più bassi. La più alta fu quella dell’imprenditore Sol Atlas a $201,000. La sua proposta era quella di investire $55 milioni nello sviluppo di “Pleasure Island” che avrebbe incluso un albergo con 600 stanze ed un centro culturale. La vendita come sappiamo non avvenne.

Nel 1965 il presidente Johnson aggiunse Ellis Island allo status di Statue of Liberty National Monument. L’isola venne aperta al turismo in maniera parziale dal 1976 al 1984, e nel 1990, il palazzo principale sull’isola venne riaperto come Museo dell’Immigrazione.

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