Dopo qualche anno di boom, nel 2015 gli investitori potevano contare su un prezzo medio solido per un metro quadro di terra a Manhattan, fissato intorno ai $7.450.
Successivamente tra il 2015 ed il 2016 il volume per dollaro totale dei lotti al sotto della 96esima strada crollò del 55% da $5.8 a $.2.6 miliardi. Questo volume scese ancora del 37% nel 2017, secondo i dati forniti dai broker dall’ Ariel Property Advisors. Sebbene l’anno scorso i prezzi abbiano registrato un piccolo riassestamento, siamo ora di nuovo ai livelli del 2015 ed il numero di transazioni è ancora parecchio basso.
Nel 2015, furono 125 le trattative registrate a Manhattan per terreni al di sotto della 96esima. 59 invece quelle registrate nel 2018. Un calo del 53%.
Prendendo in considerazione l’intera città invece (al di fuori di Staten Island) la situazione migliora, non in maniera sconvolgente.
Oltre che ai prezzi alti dei terreni ed al mercato non floridissimo dei condo, i costruttori si stanno tirando indietro per molti altri motivi tra cui: interessi molto alti, l’abrogazione del 421a tax abatement, ed un tasso LIBOR che salendo alle stelle ha aumentato sensibilmente i costi di costruzione.
Questa frenata delle transazioni dei terreni però è in realtà una buona notizia per il mercato, che ha così la possibilità di “respirare” ed assorbire l’abbondanza di immobili già edificati.
FEB
2019