New York City, essendo una delle città più visitate al mondo è invasa da annunci di affitti a breve e brevissimo termine, quello che non si sa è che molti di questi sono però “illegali”. In quanto non adeguati alle leggi della città o alle disposizioni del condominio in cui si trova l’unità locata.
I cittadini, ormai stufi di dover pagare cifre astronomiche per dei regolari contratti d’affitto, è da tempo che richiedono uno sforzo per arginare il problema e le loro preghiere sembrano essere in procinto di essere esaudite, grazie ad una nuova legge locale. La legge numero 18 entrerà in vigore dal 9 gennaio 2023 e richiederà sia ai proprietari che agli inquilini (che subaffittano) di registrare i propri affitti brevi presso uno speciale ufficio del sindaco.
Una volta appurata la legalità dell’operazione, l’host riceverà un numero unico di registrazione che dovrà essere mostrato nella descrizione dell’annuncio online e ai siti come Airbnb e simili e sarà proibita la pubblicazione degli annunci sprovvisti di tale numero. Le stime parlano dell’istantanea sparizione di almeno 10.000 annunci su Airbnb sui 40.000 totali (stanze, abitazioni e posti letto) presenti in città.
La legge è intesa a sconfiggere la “disconnessione” tra le stanze vuote degli alberghi e le almeno 20.000 intere abitazioni a disposizione su Airbnb, che non fanno altro che inasprire un mercato delle locazioni ormai diventato insostenibile per la maggior parte degli abitanti della città.
“Le case dovrebbero essere per i cittadini e gli hotel per i turisti. Se vogliamo provare ad uscire da questa crisi abbiamo bisogno che ogni appartamento messo su Airbnb in maniera illegale ritorni sul mercato regolare delle locazioni.”
(fonte: brickundergorund.com, foto: Luke Stackpoole)
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2022