Ancora prima che la Gran Bretagna votasse sul tema della separazione dalla Unione Europea, molti investitori internazionali si stavano già preparando a spostare capitali da Londra a NYC. Nell’incertezza causata da Brexit, il mercato immobiliare di Londra potrebbe avvertire una correzione al ribasso, per una durata indeterminata e conseguente impatto sulla posizione della città nel mercato immobiliare globale. Diversi esperti di settore si espongono a predire un calo dei prezzi del mattone londinese che potrebbe andare dal 5% al 15% nei prossimi sei mesi. Ma ancora più importante, a mio parere, è riflettere sui risvolti di medio e lungo periodo. Potrà questa nuova linea politica rassicurare l’investitore che vuole vedere un solido apprezzamento del suo immobile nei prossimi 10 o 20 anni?
Questa situazione rappresenta una opportunità per NYC, in un momento in cui il segmento (top 10%) di mercato degli immobili di lusso ha subito un rallentamento nell’ultimo anno a causa della più che abbondante costruzione di appartamenti lusso.
Secondo i dati della società Knight Frank: l’anno scorso il prezzo al piede quadrato di una residenza di lusso a Londra è stato $4,480 mentre a NYC è stato $2,586. Nello stesso tempo a NYC i prezzi sono saliti più rapidamente che a Londra, in parte a causa dell’incertezza sul mercato londinese, inclusa la possibilità dell’introduzione di una mansion tax.
Anche Miami rappresenta una opportunità nello schema globale che cambia rapidamente. Ci si aspetta un aumento della popolazione nella sola zona di Downtown Miami di 20.000 abitanti nei prossimi anni (a livello statale la Florida riceve una media di quasi 1.000 nuovi abitanti al giorno ed ha superato un paio d’anni fa New York rimpiazzandola al terzo posto nella classifica degli stati più popolati).
La stabilità e i solidi fondamentali offerti da NYC e Miami non possono che attrarre rinnovato interesse da parte di investitori locali e internazionali.
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2016