Le famiglie sono uno dei principali motori che hanno tenuto in movimento il mercato durante i trimestri passati di attività immobiliare ridotta.
Infatti a Manhattan nel 2009, l’anno nero si dice, ci sono state 1,200 transazioni che hanno coinvolto appartamenti con tre o quattro camere da letto, acquisto tipico di un nucleo familiare ampliato; le unità di questa tipologia vendute nel 2008 furono 670, mentre nel 2007 furono 830! Interessante vero? (dati raccolti da: Miller Samuel)
Ora che i prezzi sono più abbordabili molte famiglie decidono di ritornare in città dai sobborghi e cittadine di Long Island, Upstate New York e New Jersey. Ci si rende conto che l’acquisto dell’immobile non costituisce più un sacrificio che nega la liquidità necessaria per esempio a mandare i figli a studiare presso una buona scuola.
Un altro evento quasi “paranormale” è vedere persone che avevano ottenuto un appartamento rent-stabilized (affitto quasi congelato) passare alla sponda dei compratori; infatti in passato chi poteva godere di tali affitti scontati non si sognava neppure di acquistare.
Tale è l’invitante situazione del mercato creata dall’intersecarsi di bassi tassi d’interesse e prezzi ragionevoli.
Una zona che si sta modificando piacevolmente, a seguito di una nuova ondata di famiglie, è Long Island City: alle porte di Manhattan sull’altra sponda dell’East River, nel Queens. La cosiddetta LIC ha prima visto una trasformazione da ex zona industriale a residenziale negli ultimi dieci anni, poi l’arrivo di un’ondata di giovani professionisti negli ultimi tre/quattro anni e dunque lo sbocciare di famiglie oppure l’arrivo di nuove, fatto aiutato anche dalla presenza di diverse aree all’aperto per bambini con tanto di parco giochi.
Questa zona rappresenta anche una buona opportunità d’investimento dato che la costruzione di diverse migliaia di appartamenti negli scorsi anni ha portato ad un grande influsso di offerta quando, come sappiamo, la domanda è venuta a mancare.
Di conseguenza i prezzi sono scesi del 14% dal primo trimestre 2008 al secondo 2010.
Siete ancora seduti?
Se da un lato l’estate porta storicamente con se un volume di vendite ridotto (banalmente: ci sono meno persone in città date le vacanze estive ed i weekends al mare, ed in generale il caldo intenso non invoglia ad uscire per vedere appartamenti ed abbrustolirsi al sole che surriscalda il cemento e scioglie le scarpe), dall’altro le statistiche per il secondo trimestre dell’anno sono positive: il report di Prudential Douglas Elliman per questo periodo dice che le vendite sono aumentate in volume del 79.9% rispetto all’anno precedente.
Si attende fino a dopo il Labor Day per avere un nuovo segnale dal mercato e capire se le compravendite torneranno presto al livello primaverile.
Ground Zero
Larry Silverstein, il costruttore che sta dirigendo la ricostruzione del World Trade Center, ha incoraggiato e sta incoraggiando un numero di televisioni e società di produzione ad immortalare quanto più di questa grande opera.
Steven Spielberg è coproduttore del progetto “Build It Bigger”, una produzione televisiva in sei episodi che verranno girati nei prossimi due anni, del network Discovery Channel.
Ron Howard sta da tempo (2002) girando con telecamere speciali “Project Rebirth”: un documentario che segue la vita di dieci persone coinvolte nelle conseguenze dell’undici settembre ed ovviamente i lavori in corso.
Un altro programma televisivo sul tema si chiama NOVA.
Lo stesso Silverstein è spesso coinvolto e filmato in queste produzioni; un intero piano del suo 7 World Trade Center è dedicato ad installazioni di artisti come Todd Stone e Marcus Robinson.
Nel frattempo i costruttori diventano più furbi e durante la costruzione di un palazzo residenziale fanno modifiche alle piante degli appartamenti che devono ancora essere completati a seconda della domanda per gli stessi che si è creata e manifestata durante i primi sforzi di marketing.
Gerard Longo, presidente di Madison Estate and Properties, dice che i developers devono fare di tutto per mantenere questa flessibilità per venire incontro ai desideri dei potenziali compratori.
Il reporter Adam Pincus (del giornale The Real Deal) ci ricorda che questo mese di Agosto nel 1980 la città di New York annunciò di voler vendere alcune scuole pubbliche a seguito di un declino nel numero di studenti e la consolidazione delle classi in aule con più studenti.
Fra il 1975 ed il 1982 molte di queste scuole furono acquistate da enti privati e trasformate in appartamenti.
Alcune di queste conversioni stanno ancora prendendo luogo: per esempio P.S. 90 ad Harlem, una scuola in disuso dagli anni 70, venne venduta nel 2008 ed è ora un bellissimo condomino con grandi finestre ed alti soffitti; alcuni appartamenti presentano enormi terrazzi con vista di Midtown Manhattan.
Ed anche per questa volta è tutto.
Sono sempre a vostra disposizione per rispondere a domande inerenti il vostro prossimo investimento immobiliare nella Grande Mela.
Un caro saluto,
Riccardo Ravasini
AGO
2010