I valori fondamentali del mercato immobiliare di New York sono in fase di rafforzamento ormai da un paio d’anni. Il magazzino (il numero di case in vendita sul mercato) diminuisce costantemente e di conseguenza i prezzi si stanno muovendo al rialzo da almeno 12 mesi.
I finanziamenti sono disponibili, a volte anche per chi non si può permettere il 20% di acconto. Le banche offrono tassi d’interesse ai minimi storici ed il volume di transazioni è buono.
Lo scostamento da una situazione dove il compratore aveva più forza contrattuale è palpabile, ma l’impressione è che chi è interessato a comprare possa ancora scovare degli ottimi affari se è pronto ad agire in maniera determinata per ottenere l’immobile desiderato. La negoziabilità esiste ancora anche se non è paragonabile ai livelli del 2009.
Per questo motivo dico che siamo QUASI nella situazione più favorevole al venditore, qui si dice “seller’s market”, ecco non si può ancora chiamarlo così.
A Manhattan e nelle zone più rinomate di Queens e Brooklyn, o non ci sono immobili di cui le banche si devono sbarazzare (“foreclosures”), o sono un numero irrilevante. Nella Grande Mela, la dinamica verso un seller’s market è la nuova realtà del mercato, non è solo un momento di passaggio. L’andamento del mercato immobiliare locale è storicamente meno volatile della maggior parte degli altri maggiori mercati mondiali.
Chi si può permettere di comprare casa a New York City sta esaurendo le scuse per non farlo. A che velocità non posso prevederlo, ma qui i prezzi vanno ed andranno su nei prossimi anni.
Non esitate a contattarci per maggiori informazioni sull’immobiliare a New York City.
Un caro saluto,
Riccardo Ravasini
AGO
2012