La storia del mattone a New York. 1943: il progetto Stuy Town è approvato, ma solo per i bianchi.
70 anni fa questo mese l’organo statale chiamato Board of Estimate approvava il sito e gli incentivi fiscali per Stuyvesant Town sebbene il costruttore, Metropolitan Life Insurance, lo volesse riservare solo agli inquilini dalla pelle chiara. La serie di palazzoni sarebbe costata $50 milioni circa e avrebbe occupato la zona est di Manhattan a ridosso dell’East River all’altezza della 14esima strada.
La controversa decisione arrivò dopo un’udienza che durò per più di tre ore e mezza; dato che molti erano logicamente contro una tale decisione. Solo pochi giorni prima del voto il chairman di Met Life, Frederick Ecker, aveva detto alla stampa che “bianchi e neri non si mischiano”.
La legge proibiva discriminazione in progetti residenziali costruiti dallo Stato ma non in quelli privati. E nonostante il coinvolgimento della città, Stuy Town era considerata un progetto privato. I primi appartamenti furono terminati nel 1947. Due anni dopo la corte dello Stato di New York dette ragione a Met Life contro dei veterani di colore della seconda guerra mondiale che fecero causa per abitare nel complesso. Nel 1951, la città di New York pose la fine ad ogni tipo di discriminazione in tutti i tipi di immobili residenziali.
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2013