La zona di Wynwood a Miami è ormai diventata la mecca degli artisti e uno dei posti più interessanti della città. Ma qualche decennio fa la stessa era considerata la “porta dorata” per gli immigranti dai paesi latini. Una mescolanza di portoricani, cubani, haitiani, afro-americani e dominicani che per molto tempo non furono avvantaggiati dalla discriminazione e da una economia non particolarmente forte. Negli anni 50, prima di tutto ciò, Wynwood era ancora un vicinato di bianchi, molti dei quali lavoravano alla fabbrica della Coca Cola e della Garrett Construction. Di lavoro ce n’era parecchio. Negli anni 60 arrivò l’autostrada I95: un evento spesso associato al deterioramento della comunità. Seguì l’esodo della middle class. Negli anni 70 Wynwood diventò un centro di produzione di abbigliamento e per questo fu un grande polo di attrazione per turisti, molti dal Sud America. Negli anni 80 a seguito delle difficoltà delle economie del Sud America e il crimine in aumento il business subì un contraccolpo.
Negli ultimi dieci anni, dati i prezzi del vicino Design District (subito a nord) in salita, Wynwood ha potuto attrarre la comunità artistica con affitti abbordabili e grandi spazi riconvertiti da magazzini che lasciano all’artista lo spazio necessario per esprimersi.
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2015