voglia di diventar grande - Rava Realty

voglia di diventar grande

Inviato da:

Avvicinandoci alla fine dell’anno vorremmo tutti possedere una sfera di vetro per sapere cosa ci porterà il 2012.
I segnali dati dal mercato residenziale a Manhattan sono confortanti. Il fatto che gli affitti siano saliti decisamente negli ultimi mesi con prezzi degli immobili in crescita più lenta mostra chiaramente come l’investimento sia remunerato in maniera superiore in questo momento e fa ben sperare per il futuro.
La realtà è che ci sono meno appartamenti di buona qualità sul mercato rispetto all’anno passato. Si è costruito meno dopo lo scoppio della crisi, e lentamente l’offerta è diminuita. La competizione per appartamenti appetibili è a volte alta, soprattutto nella fascia lusso.
Per esempio, una palazzina (townhouse) è stata venduta il mese scorso a Brooklyn, nella zona di Clinton Hill, ad un prezzo superiore a quello richiesto. $2,16 milioni contro $2,05 milioni.
La chiave rimane sempre trovare un prezzo richiesto equo. Qualcosa di troppo costoso rimarrà sul mercato per lungo tempo.
Con le feste di fine anno, il mercato rallenta e rimane attivo nella perlustrazione di opportunità chi è più esperto e vuole sfruttare la minore attenzione che i venditori ricevono per spuntare un miglior affare. Idee?

Brooklyn diventa grande
Nella zona stanno sorgendo nuovi grattacieli. Il Wall Street Journal descrive come stia per cominciare la costruzione del nuovo edificio più alto del distretto, precisamente nell’area di Downtown Brooklyn a 388 Bridge Street. A 180 metri in altezza, questo sorpasserà di poco più di 23 metri (76 piedi) un altro palazzo chiamato Brooklyner; quest’ultimo venne completato l’anno passato e fu il primo edificio ad essere più alto della Willamsburg Savings Bank Tower costruita più di 80 anni fa.
La maggior parte di questi nuovi edifici sono condomini di prima qualità, quindi non scordiamoci che, se Manhattan non propone quanto stiamo cercando nel nostro investimento immobiliare, si può considerare Brooklyn che rimane ad un tiro di schioppo.

Dal giornale The Real Deal
Quest’anno è il 50 esimo anniversario del piano regolatore creato dall’amministrazione di New York.
I nuovi piani edilizi per la città non saranno radicali quanto quelli generati all’epoca, ma le proposte degli addetti ai lavori sono fra le più disparate.
Si parla di consentire di ricostruire palazzi siti in Midtown allo stesso rapporto pianta/volume totale. Secondo la normativa attuale infatti, se uno di questi edifici dovesse per malasorte bruciare od essere distrutto, non si potrebbe ricostruirlo allo stesso volume. La cosa non ha senso perché non da incentivo a costruire nuovi uffici dei quali c’è bisogno.
L’amministrazione Bloomberg, per esempio, ha lavorato molto su questo aspetto di “zoning” (ovvero: destinazione e regole d’uso dello spazio): la percentuale di New York City che ha toccato con le sue modifiche fino ad ora arriva al 37% del totale.
Una delle nuove idee già adottate da altre città come Miami e Denver è il “form based zoning”. In parole povere ciò consiste nel non dare peso alla destinazione d’uso quanto alla forma reale e fisica dell’immobile, questo perché la tendenza è quella di avere spazi nuovi dove il lavoro e la creatività sono legati anche allo svago ed al ritrovo pubblico. Le definizioni di commerciale e residenziale non sono sempre ben delineate, di conseguenza anche la filosofia che sta dietro alla costruzione dovrebbe seguire le tendenza della new economy.

Il broker gestore…
Con la crescente tendenza di investitori stranieri che comprano immobili nella grande mela, aumenta anche la tendenza che vede gli agenti immobiliari gestire la proprietà, riporta il Wall Street Journal.
Dalla selezione dell’affittuario, alla riscossione del canone, al pagamento delle bollette e alla risoluzione di eventuali problemini vari: è normale prassi offrire questi servizi ad i clienti che ne hanno bisogno.
Se da un lato la piccola cifra richiesta per svolgere queste mansioni non presenta una fonte principale di guadagno per il broker, dall’altro il vero valore si trova nel consolidare il rapporto con il cliente che, se soddisfatto, potrà contare nuovamente sul suo agente per affari futuri.

Pensavate che New York City (nel suo insieme come area metropolitana) fosse la città più costosa dove comprare un immobile negli Stati Uniti?
Secondo il Center for Housing Policy è invece San Francisco ad avere un prezzo mediano per abitazione più alto; si parla di $450.000 (New York City) contro i $585.000 (San Francisco).

Anche per questa volta è tutto, cari amici; non esitate a pormi qualsiasi domanda sul vostro futuro investimento immobiliare a New York City, sarò lieto di assistervi.
Buone feste di fine anno e buon inizio 2012!

Un caro saluto,
Riccardo Ravasini

0